Il forfait di igiene è stato introdotto per compensare i numerosi costi aggiuntivi che si presentano con i nuovi protocolli di lavoro, che sono:
– la perdita di un minimo di un’ora di lavoro al giorno per 10 min tra un cliente e l’altro per far arieggiare l’ambiente, disinfettare completamente le impostazione e per mantenere le distanze tra un cliente e l’altro
– secondo i nuovi protocolli dobbiamo utilizzare un camice monouso, mascherine FFP2, guanti (protocollo dall’AESI per un totale di 2+2 a cliente), visiere di plexiglas e gel disinfettante mani a go go
– tutti i prezzi dei prodotti d’igiene e di monouso sono aumentatI fino al 120% ( per esempio: le mascherine chirurgiche sono passate da 0.10 di tre mesi fa, ad un prezzo attuale che oscilla tra 0.85 e 1.20. E non le FFP2!)
– inoltre abbiamo dovuto acquistare diversi divisori d’ambiente e di plexiglas.
– non da meno, il fatto che il break-even aziendale è “modellato” sul lavoro di tre estetiste, mentre ora possiamo lavorare con solo due alla volta.
Tornando al forfait, vi faccio veloce un calcolo:
con 8 clienti al giorno che pagano un forfait per le misure di igiene Covid-19 di CHF 5 .50 posso incassare un EXTRA totale di CHF 44.- a fine giornata che non compensa neanche l’ora di lavoro persa, calcolando i 10 minuti in più tra un cliente e l’altro.
C’è la polemica che ci facciamo la cresta, decidete vuoi.
Secondo il mio parere, invece, i politici dovrebbero controllare i prezzi dei fornitori, i quali stanno approfittando della nostra necessità del momento.